"一口气,从雅典横渡到北京/让每一个人都拥有世界级的竞技舞台。/中国网通,以先进的宽带技术,构建通达世界的通信网络,全力支持北京2008年奥运会。/中国网 宽天下"
(中国网通形象广告)

"In one breath, from Athens to Beijing/Let everyone have a global competition stage./China Unicom, thanks to an advanced broadband technology, creates a world communication network, and fully supports Beijing 2008 Olympics./China network broadens the Tianxia"
(China Unicom corporate advertisement)

"In un respiro, da Atene a Pechino/In modo che tutti possano stare su un palcoscenico mondiale./China Unicom, grazie ad un'avanzata tecnologia broadband, crea una rete di comunicazione globale e supporta le Olimpiadi di Pechino 2008./China Unicom amplia il Tianxia"
(pubblicità corporate di China Unicom)

2012-06-04

I RISULTATI DEI PORNO TESTIMONIAL...

Ad integrazione del commento al post dell'altro giorno, vorrei segnalare che la campagna ha vinto il premio per la Sezione Unconventional e Premio Speciale Istituto degli Innocenti per la tutela dell'infanzia quest'anno, a Society&Social. 


La campagna aveva come target quello dei "sex surfers" e la scelta dei due testimonial è stata motivata dalla necessità di non farli sentire in colpa, ma - anzi - coinvolgerli nel riportare i casi di pornografia infantile nei quali spesso si imbattono. E a quanto pare ci è riuscita, visto che i casi riportati sono triplicati!!!
Ringrazio Gianna di Adee (Ad European Events) per l'immagine. E inserisco anche due foto di Pussykat in versione asiatica (Japan schoolgirl) e cinese (Chinese New Year). Questo post, alla fin fine, con l'Asia e la Cina c'entra, eccome! Anche se non credo approfondirò l'argomento nello specifico...per lo meno non qui!

2012-06-02

MITI D'OGGI: ROCCO, PUSSYKAT E LA PORNOGRAFIA INFANTILE

Eccomi qui - finalmente! - per concludere questa serie di post che erano scaturiti, come avevo scritto in origine, in seguito alla notizia di una campagna sociale che mi aveva lasciato un po' così. 
Abbiamo capito che le star della pornografia possono fare grandi cose: testimonial pubblicitari, tronisti, giudici di gara, padri di famiglia, docenti universitari, ecc. Non avevo ancora visto, sinceramente, star della pornografia mettere la faccia contro la pornografia infantile. La campagna è stata lanciata quest'anno da Child Focus, un'associazione belga creata a seguito del caso Marc Dutroux che sconvolse il paese alla fine degli anni '90. Ho letto vari post online e sicuramente passerò per bacchettona: in realtà e ovviamente sono a favore di questa campagna, solo i testimonial e i linguaggi utilizzati mi sembrano troppo inerenti alla sfera pornografica per essere d'impatto agli occhi di chi, evidentemente, consuma pornografia e pornografia infantile. O perfettamente sconosciuti agli occhi di chi non bazzica per i siti porno. Sono un po' scettica a definire questa campagna "coraggiosa" o "creativa", ecco tutto. Vi incollo qui di seguito le due versioni della campagna stampa, che vede protagonisti:

Il nostro Rocco Siffredi, attore porno italiano

















Pussykat, attrice porno francese
















I copies recitano, in soldoni, che la pornografia infantile non è pornografia, ma è un abuso sessuale. E che entrambi gli attori non la condividono. Lo scopo della campagna è quello di far segnalare i video di questo tipo al sito www.stopchildporno.be, nel completo anonimato. 
La campagna è stata diffusa anche con un video, che vede protagonista Pussykat mentre si prepara per entrare in scena:


Mi pare che questa campagna dia un po' troppo spazio ai due testimonial che, se non sbaglio, sono già molto impegnati. Ovviamente, in Italia, non è stata mai lanciata una campagna contro la pedopornografia online, anche se presumo i numeri aumentino anche da noi. Così ho fatto una piccola ricerca su Youtube e ho notato, tra quelle che ho trovato, queste due campagne che mi sembrano più d'impatto:


Qui i protagonisti sono i bambini di vari paesi del mondo, che si esprimono nelle loro lingue. Dicendo cose sensate in maniera matura. La cosa importante, a mio avviso, è che vengono forniti dei dati che - proprio perché allarmanti - dovrebbero spingere all'azione o perlomeno a una presa di conoscenza di un problema sociale. Di cui, come spesso succede, non si parla affatto (o abbastanza).


In questa campagna, la protagonista è una bambina e quello che emerge dal video - a differenza della campagna con Rocco e Pussykat - è il contesto in cui questi bambini vivono (spesso e volentieri di povertà) e i volti di chi li obbliga a spogliarsi e a "fare cose" davanti alle telecamere. Che poi circolano in tutto il mondo.

Non so se questo sia il sito più aggiornato, ma se qualcuno di voi si imbatte in materiale di questo tipo e vuole fare una segnalazione anonima, qui c'è scritto come fare:
Concluderei in "bellezza", con questa campagna contro il turismo sessuale:


e questo video che riporta un documentario trasmesso da RaiNews24:
http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=18702